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Giornata di studio Ozono e vegetazione: il contributo della ricerca italiana (dieci anni dopo …)

Aula magna Polo didattico ‘Piagge’ dell’Università di Pisa. Via Matteotti, 11 – Pisa

Programma dei lavori

8.45-9.30: Registrazione dei partecipanti e indirizzi di saluto, saluto del Rettore Prof. P.Mancarella

9.30-9.50: Relazione generale di introduzione: D. NUVOLONE, D. PETRI, Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, Firenze: Effetti dell’ozono sulla salute umana

Sessione 1. Monitoraggio e tendenze – Chair: F. MANES, Sapienza Università di Roma

9.50-10.20: Relazione di apertura: A. BALLARIN DENTI, UCSC, Brescia e Fondazione Lombardia per l’Ambiente: Impatto dell’ozono sulla vegetazione nel contesto delle politiche di adattamento al cambiamento climatico

10.20-10.45: Pausa caffè

10.45-11.35: Comunicazioni flash (7 minuti + 3 di discussione):

BUSSOTTI, A. NUNES VAZ PEDROSO, M. DOMINGOS, C. TANI, A. PAPINI: Problemi sulla valutazione dell’impatto di ozono sulla vegetazione spontanea. Casi di studio in Italia e in Brasile
FARES, F. SAVI, A. CONTE, A. ALIVERNINI: Valutazione dei flussi di ozono in ecosistemi forestali attraverso il monitoraggio di lungo termine
FINCO, R. MARZUOLI, M. CHIESA, G. GEROSA: Misure di flusso above and below canopy al sito di Bosco Fontana. Implicazioni per modeling e risk assessment
PEROTTI: Il biomonitoraggio dell’ozono come prescrizione prevista nell’ambito del quadro autorizzativo delle attività industriali
TRETIACH: 10 anni di ricerche sul perché i licheni sono ozono tolleranti

Sessione 2. Valutazione del rischio – Chair: E. GOTTARDINI, Fondazione Edmund Mach, San Michele all’Adige (TN)

11.35-12.05: Relazione di apertura: M. FERRETTI, TerraData, Monterotondo M.mo (GR) e G. GEROSA, UCSC, Brescia: Rischio ozono per la vegetazione forestale: teoria, pratica e realtà

12.05-12.35: Comunicazioni flash (7 minuti + 3 di discussione):

12.35-13.00: Discussione

13.00-14.30: Pausa pranzo

Sessione 3. Risposte biologiche – Chair: E. PAOLETTI, CNR-IPSP, Firenze

14.30-15.00: Relazione di apertura: L. GUIDI e C. NALI, Università di Pisa: Ozono, un patogeno per le piante

15.00-16.10: comunicazioni flash (7 minuti + 3 di discussione):

Sessione 4. Sintesi e conclusioni – Chair e rapporteur: P. CHERUBINI, WSL, Birmensdorf (Svizzera)

Risoluzione Finale: Ozono al suolo e vegetazione: il contributo della ricerca italiana

16.10-17.00: Discussione e conclusioni

Conferenza aprile 2013

3 April 2013

Conference organization

“Qualità dell’aria in aree urbane e rurali: contributi naturali e antropici, interazioni nei sistemi ambientali e qualità della vita”

27 May 2013 Rome, Italy

“2013 Anno Europeo dell’Aria”

La Commissione Europea ha dichiarato l’anno 2013 “Anno dell’Aria” con l’auspicio di contribuire al miglioramento della qualità dell’aria in Europa. In tale contesto, la Società Italiana di Ecologia (S.It.E.), la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali della Sapienza e il Comitato Scientifico del Progetto PRIN “TreeCity”, hanno organizzato questo Convegno. L’inquinamento atmosferico rimane infatti, un problema per la salute pubblica e per l’ambiente come dimostrato dai recenti studi dell’Agenzia Ambientale Europea (EEA Signals 2013 – Every breath we take).

Per migliorare tale condizione, la Commissione Europea nel corso del 2013 sta revisionando la Strategia Europea sull’Inquinamento dell’aria rivolgendo la sua attenzione al particolato (PM), all’ozono troposferico (O₃) e agli ossidi di azoto (NOx). L’inquinamento dell’aria è tra le cause principali di insorgenza di malattie respiratorie ed in Europa, ogni anno è causa di oltre 350.000 morti premature.

La gestione degli ecosistemi naturali e dei sistemi urbani richiede una particolare attenzione al fine di analizzare, monitorare e promuovere i Servizi Ecosistemici nei loro differenti aspetti, aprendo così nuove prospettive occupazionali.

E’ su queste problematiche che i Relatori presenteranno nel corso del Convegno i temi attuali della ricerca nel settore, anche attraverso la trattazione di casi di studio, in un’ottica di integrazione di competenze multidisciplinari che spaziano dall’ecologia all’epidemiologia, dalla chimica alla geomorfologia, con ampi riferimenti normativi e gestionali.